Europride Serbia, scontri tra manifestanti anti-LGBTQ e la polizia
09/18/2022All’Europride di Belgrado si parla di quasi un centinaio di arresti e decine di feriti negli scontri con la polizia.

Tensione alle stelle oggi 17 settembre 2022 nella capitale serba, dove si è tenuta la marcia dell’ EuroPride. L’evento LGBTQ panaeuropeo era stato cancellato all’inizio della settimana per timore verso le minacce dei gruppi anti-Lgbtq, ma all’ultimo momento il governo serbo, su pressione degli organizzatori e con l’attenzione internazionale addosso, ha deciso di revocare il divieto, dando il via libera all’evento.
L’eurodeputato slovacco Vladimir Bilcik sottolinea la singolarità dell’ EuroPride: “Non è un evento facile da organizzare, voglio solo ricordare a tutti che è la prima volta che abbiamo europride non solo a Belgrado, non solo in Serbia, ma in tutta l’Europa sudorientale, nei Balcani occidentali”.
Il corteo è partito intorno alle 17 sotto una pioggia battente dalla sede della Corte costituzionale ed, in segno di solidarietà alla comunità omosessuale, sono giunti esponenti della Commissione Ue, dell’Europarlamento e del Consiglio d’Europa, nonchè l’ambasciatore Usa in Serbia, Christopher Hill.



Alla marcia era presente anche un imponente schieramento di forze dell’ordine: in tutto 5.000 gli uomini mobilitati.
Fino alle 15 erano state trentuno le persone fermate a causa di incidenti vari e turbamento dell’ordine pubblico, ma nel corso della giornata la situazione è diventata tesa.
La situazione è stata per ore di evidente confusione ed incertezza, alla luce di un divario di posizione del tutto divergente all’interno del governo serbo. Da una parte il ministro dell’Interno e la premier Ana Brnabic, lesbica dichiarata e sostenitrice del movimento Lgbtq e, dall’altra parte, il presidente Aleksandar Vucic di ideale conservatore, si è tirato fuori, parlando dell’EuroPride come di un evento secondario di cui non intende occuparsi, lasciando la responsabilità al ministro dell’Interno.




La giornata si è conclusa con più di 64 le persone fermate a causa di scontri con la polizia, tafferugli e parapiglia verbali con i giornalisti, 10 agenti feriti e cinque veicoli della polizia sono stati danneggiati.
La manifestazione che doveva confermare lo slancio della Serbia verso l’Unione Europea si è così trasformata in un autentico caos, con le strade di Belgrado tra scontri, fumogeni e disordini vari, in contrasto con la parata arcobaleno.
Non si tratta di “orgoglio gay”, è semplicemente una presa in giro di tutto ciò che la Serbia rappresenta e ciò in cui crede: famiglia e valori cristiani. Nell’ultimo periodo, in Serbia si sono svolte diverse manifestazioni a sostegno della famiglia tradizionale, in netto contrasto con il pensiero Lgbtq.
Nulla togliere alle manifestazioni di orgoglio omosessuale, ognuno è libero di esprimere la propria identità sessuale come meglio crede, ma le manifestazioni gaypride sono appoggiate dai governi atlantisti per rappresentare una finta libertà di espressione e sappiamo che in realtà lo scopo è quello di distruggere la famiglia tradizionale come valore etico e morale imprescindibile dell’essere umano.
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